Il servizio de 'Le iene'

Nei mesi scorsi il programma televisivo Mediaset ci ha chiesto di poter parlare di terapia del dolore, sia descrivendo di cosa si tratta che mostrando i nostri interventi di neurostimolazione. Qui sotto il link al servizio: 
https://www.iene.mediaset.it/video/combattere-il-dolore-cronico-i-nuovi-interventi_1270148.shtml

Percutaneous Electrical Nerve Stimulation (PENS)

Il Trattamento con PENS (Percutaneous Electrical Nerve Stimulation) utilizza una corrente elettrica a bassa  intensità che viene erogata attraverso un ago inserito appena sotto la superficie della pelle vicino allo specifico nervo, o alle terminazioni nervose situate nella zona locale da trattare. Questa stimolazione ha lo scopo di indurre un effetto analgesico rimodulando lo stato dei nervi. L'elettrodo viene attivato in modo che la corrente fluisca attraverso l'area interessata ed il trattamento dura circa 30-40 minuti al termine dei quali il paziente viene dimesso. La PENS è indicata per i dolori con componente neuropatica, ad esempio nevralgie o dolori cronici post intervento chirurgico; presso la Terapia del dolore dell'Ospedale Bellaria di Bologna abbiamo iniziato da poco ad erogare questo tipo trattamento caratterizzato da una bassa invasività e buoni risultati clinici.

GRAZIE!

Questa settimana si è chiusa un’epoca per la terapia del dolore di Bologna: dopo decenni di onorato servizio infatti il Dr. Giancarlo Caruso, responsabile della terapia del dolore dell’Ospedale Bellaria, è andato in pensione ed ha quindi concluso il proprio rapporto professionale con l’AUSL di Bologna. Per molti anni il Dr. Caruso è stato un punto di riferimento importante per la terapia del dolore nel territorio Bolognese, creando nel corso del tempo varie forme di collaborazione con il territorio e gli specialisti ospedalieri nella gestione dei pazienti sofferenti di dolore cronico. La competenza, la signorilità e le sue qualità umane saranno sempre un esempio per chi continuerà a portare avanti la terapia del dolore con l’obiettivo di migliorare sempre.

Un abbraccio e grazie di tutto!

Dolore al ginocchio: cosa fare?

Il dolore al ginocchio è un problema piuttosto comune, ecco alcuni suggerimenti per trattarlo nel modo corretto.

  1. Diagnosi: Inquadrare l’origine del dolore è il primo passo, buona parte dei pazienti con dolore al ginocchio soffre di artrosi, ma anche altre strutture possono provocare dolore, infatti i tendini, i menischi ed i legamenti possono andare incontro a problematiche che si manifestano col dolore.
  2. Terapia: Una volta effettuata una corretta diagnosi vi sono diverse possibilità terapeutiche a seconda della struttura che provoca il dolore e dal meccanismo del dolore stesso.  In prima battuta sono possibili terapie farmacologiche da assumere a domicilio, trattamenti fisioterapici (ad esempio Laser, TECAR o Magnetoterapia), nutraceutici e terapie non farmacologiche come l’agopuntura e il dry needling. In certi casi è necessario un approccio infiltrativo, può quindi essere opportuno iniettare acido jaluronico, collagene o corticosteroidi.  Per i pazienti che non rispondono adeguatamente alle terapie sopra descritte si possono poi considerare opzioni di diverso tipo , come ad esempio una termoablazione o una neuromodulazione con radiofrequenze. In alcune circostanze l’intervento chirurgico può essere inevitabile.
  3. Prevenzione: Ridurre il dolore o addirittura eliminarlo non è però sufficiente, infatti bisogna prevenire nuovi episodi di dolore, anche qui le strategie preventive variano a seconda del problema diagnosticato, tuttavia alcuni punti sono sempre validi, innanzi tutto evidenziare e trattare eventuali fattori predisponenti ( ad esempio una dismetria degli arti inferiori, anomalie podaliche o banalmente l’osteoporosi), ridurre il peso corporeo se si è sovrappeso e mantenere una attività fisica con esercizi a basso traumatismo come nuoto o ciclismo per mantenere il tono muscolare e la mobilità articolare.


Ho la sindrome del tunnel carpale: cosa posso fare?

Sebbene l'intervento chirurgico sia un'opzione accessibile e relativamente sicura, vi sono altri trattamenti possibili: vediamoli insieme.


Si tratta della sofferenza del nervo mediano e si manifesta con dolore alla mano, formicolii e scosse elettriche, in particolare nelle ore notturne

  1. Diagnosi: Si diagnostica con una accurata visita, può essere richiesta una elettroneurografia per conferma del sospetto diagnostico.
  2. Terapia:  In prima battuta è opportuno tentare un approccio conservativo, metodiche quali il riposo, l’utilizzo di uno splint (tutore), il posizionamento di ghiaccio e l’utilizzo di anti infiammatori e nutraceutici possono ridurre i sintomi.
  3. Infiltrazioni ed idrodissezione: L’iniezione ecoguidata di corticosteroidi e anestetico locale immediatamente al di fuori del nervo coinvolto è in grado di alleviare i sintomi in modo molto efficace, associando anche una accurata separazione del nervo dall’aponeurosi palmare e dai tendini flessori delle dita i risultati sono ancor migliori.
  4. Prevenzione: fare frequenti pause durante i lavori manuali, sforzare il meno possibile la mano, evitare posizioni scomode e dolorose della mano potrebbero rallentare l’insorgenza della sindrome.